La
Ruota della Fortuna, arcano numero X, chiude il primo ciclo
decimale degli Arcani maggiori. La carta indica la fine di un
ciclo e la Forza, l’arcano XI, darà origine al
ciclo decimale successivo. La Ruota della Fortuna è chiaramente
orientata verso la chiusura del passato e l'attesa del futuro.
Da questo punto di vista, il luogo che occupa la carta nel corso
della lettura è estremamente importante, in quanto ci
permette di dire se si tratta di un aspetto della vita che si
conclude per cedere il passo a un nuovo aspetto, oppure se sta
già iniziando una nuova epoca.
La Ruota della Fortuna è un grande Arcano, misterioso
e fondamentale. Il simbolo della Ruota, che appare spesso nei
Tarocchi in varie forme, è un simbolo universale antichissimo:
ad esso è collegato il movimento della Terra e degli
astri; quindi, alla Ruota è associata l'idea del mondo,
del destino umano emanato dallo Zodiaco. Il simbolo della Ruota
si trova anche nelle iconografie orientali con analoghi significati
di circolarità, di movimento e di imperscrutabilità.
In Tibet i monaci disegnano ruote che utilizzano per meditare
sull’impermanenza delle cose: infatti, dopo essere state
dipinte con tutti i particolari, vengono cancellate. I mandala
sono figure geometriche di forma circolare: hanno scopo protettivo,
propiziatorio, servono per la concentrazione ed esprimono sempre
la Totalità, non dimentichiamo che lo Zero ha forma circolare,
come sono circolari i rosoni che si trovano sulle facciate delle
chiese romaniche e gotiche.
Secondo l'iconografia orientale la Ruota rappresenta anche la
successione delle nascite e delle morti, la legge della reincarnazione
e il Karma. La legge del Karma regola ogni evento sul piano
della vita umana, soggetta al nascere e al morire, al divenire;
determina ogni cosa non nel senso di una legge esterna imposta
da una divinità, ma nel senso che ogni nostra singola
azione ne causa altre in una circolazione incessante che non
ha termine con la morte. Le buone azioni accumulate producono
un buon Karma, quelle malvagie ne producono uno cattivo, ciò
porterà a una reincarnazione in una forma di vita migliore
o peggiore. Insomma, i beni o i mali della vita non dipendono
da qualche divinità, ma da noi stessi che ce li procuriamo
col nostro agire.
Ogni uomo nasce con un gioco da giocare, un compito da svolgere,
ma all'inizio non sa quale sia. Arrivato alla decima carta,
il Bagatto divenuto Eremita scopre il proprio destino, talvolta
la scoperta è dolorosa, ma è inutile cercare di
sottrarsi al destino perché la ruota gira e ciò
che non è stato compiuto ora lo sarà comunque,
magari in un’altra vita. Infatti, la Ruota è il
principio del movimento, il perno intorno al quale si succedono
e ruotano gli eventi, il divenire delle cose, la trasformazione
degli esseri e delle circostanze. La Ruota della Fortuna è,
quindi, la carta del destino: una manovella dà l'avvio
alla ruota imponendole un movimento rapido, ma che rallenta
nel percorso fino a fermarsi del tutto e ci ricorda la nascita,
la crescita e la morte.
Il numero romano X ha la forma della croce di S. Andrea, al
centro della quale viene spesso raffigurata la mistica Rosa.
Fulcanelli osserva che le linee che si incrociano nella cifra
X formano lo schema dello scintillio delle stelle, della dispersione
di tutto ciò che brilla, illumina e irradia; così
se ne è fatto il sigillo o il simbolo dell’illuminazione
e, quindi, della rivelazione spirituale.
Il decimo arcano dei Tarocchi si ispira a un simbolo molto diffuso
nell'iconografia medievale che rimanda alla visione descritta
dal libro di Ezechiele: quattro ruote di fuoco e strani animali
uniti in gruppi di quattro. La Ruota della Fortuna, nei tarocchi
di Marsiglia, è rappresentata da una ruota a sei raggi
fissata su un supporto. I colori sono bianco e blu per i raggi:
essi fanno pensare che si tratti della ruota della vita e che
essa sia animata da forze divine.
Al simbolismo circolare della ruota, emblema del movimento e
del divenire, fa da contrappeso la forma squadrata del basamento,
che allude alla fissità. Nel linguaggio alchemico, il
fisso, ovvero il maschile, lo zolfo, si unisce dunque al mutevole,
il femminile, il mercurio, per dar vita al sale, prodotto dell'unione
fra i contrari.
Il centro della ruota, il punto in cui si incastra la manovella
che serve ad imprimere il movimento, è collocato al centro
esatto del rettangolo formato dalla carta. Il centro della Ruota
è il punto fermo dove non c'è divenire, ma da
dove il divenire parte, cioè è l'origine delle
cose che nascono e muoiono in un’ incessante circolazione.
Tutto ruota intorno a questo centro, punto di partenza per il
cambiamento, in cui si può vedere un simbolo del mistero
divino. Quindi, il principale fattore di cambiamento della vita
è l'azione cosmica, chiamata anche divina provvidenza.
Si può osservare che la ruota è doppia: un cerchio
rosso e uno giallo che rappresentano la doppia natura animale
e mentale dell'uomo. La mente umana è, infatti, allo
stesso tempo, autrice e testimone di tutte le sue azioni.
In cima alla ruota si distinguono tre strane creature, metà
animali e metà mostro. La creatura alla nostra sinistra,
con sembianze umane, la coda e le mani che ricordano la scimmia,
può rappresentare Tifone, mostro mitologico, ossia la
forza violenta della perversione. Alla nostra destra, la figura
con la testa di cane e zampe artigliate può rappresentare
Anubi, genio del Bene. Alla sommità della ruota, la creatura
incoronata che impugna una spada, simbolo del destino sempre
pronto a colpire, ricorda una sfinge, enigmatica e impassibile.
Queste tre creature rappresentano tre aspetti dell'uomo e osservando
il loro movimento si può constatare come una tenda a
scendere, l'altra a salire e la terza a rimanere immobile: la
creatura a sinistra è orientata verso la materia e scende
verso l'incarnazione; nella creatura a destra si può
vedere una rappresentazione dell'intelletto che aspira ad ascendere,
con la sua tendenza a ruotare intorno a se stesso e la difficoltà
ad ascoltare (le orecchie della creatura sono evidenziate);
la terza creatura che domina la scena è in equilibrio
sulla ruota, porta la corona, regna sull'uomo e tiene in mano
la spada della giustizia e della purezza (la spada è
di colore bianco). Le cinque punte della corona rimandano alla
quintessenza dell'essere essenziale, la Coscienza in grado di
unire le molteplici istanze dell'essere umano.
La creatura azzurra con l'aria da sfinge e ali o manto rosso
a forma di cuore, raffigura la vita emozionale che si presenta
sia come un enigma sia come la via verso la saggezza. Il cuore
viene quindi rappresentato come elemento che può unire
o immobilizzare le altre istanze: la vita spirituale e la vita
animale. Infatti, spesso è un enigma emozionale, un nucleo
affettivo irrisolto, a bloccare le azioni dell’uomo.
Quindi, l’attività materiale, emozionale e intellettuale
sostengono il ciclo vitale. E quest'ultimo, per generare un
nuovo ciclo, ha bisogno di una quarta energia, rappresentata
dall’arcano successivo, la Forza, che aziona la manovella
e rappresenta l'energia sessuale creativa.
Il suolo azzurro su cui poggia la ruota è mobile e pare
richiamare gli animali alle profondità, a una ricerca
di se stessi nelle acque uterine. Calandoci nel più profondo
di noi stessi, nell'accettazione del nostro inconscio, possiamo
incontrare il nostro Dio interiore e riemergere come esseri
illuminati.
I due animali di destra e sinistra sembrano far girare la Ruota
col loro movimento di ascesa e discesa e nello stesso tempo
sembrano trascinati dalla Ruota in quanto quest’ultima
è la loro dimensione, cioè la dimensione di chi
è soggetto al Karma, di chi causando effetti resta prigioniero
all'interno della circolazione che è lui stesso a determinare
ma che, misteriosamente, gli sfugge.
Interpretazione carta al diritto:
La Ruota di Fortuna è una carta che consente ampie interpretazioni:
rivela in quale momento della propria vita si trova il consultante.
Se si presenta all'inizio di un tiraggio, suggerisce la chiusura
di un episodio passato e l'inizio di un nuovo ciclo. Se si presenta
alla fine può annunciare che quello che sta succedendo
si conclude pienamente, e allora rappresenta una pagina passata,
un ciclo completo. Ma sovente, quando si colloca a metà
di un tiraggio o alla fine, può indicare un blocco che
va superato.
La Ruota diritta, soprattutto quando esce per prima nel gioco,
ha tuttavia il potere di annullare i cattivi presagi delle carte
vicine, eccettuata la Torre.
La carta indica innanzitutto la fortuna, non casuale come apparentemente
sembrerebbe, ma cercata ed ottenuta grazie alle proprie azioni.
Rimanda ad avvenimenti inaspettati e positivi, sorprese, circostanze
favorevoli, un momento fortunato da non lasciarsi assolutamente
sfuggire: il consultante deve saper approfittare dei favori
della sorte attualmente a suo favore, in quanto la situazione
può mutare quanto prima.
Dal punto di vista sentimentale il consultante è destinato
ad un incontro determinante per il suo futuro, mentre per le
coppie la relazione è destinata a durare.
Dal punto di vista professionale le circostanze sono favorevoli
per ottenere successo e avanzamento di carriera.
La Ruota della Fortuna può anche rappresentare una persona
che giunge improvvisamente in aiuto del consultante, generalmente
una persona simpatica e ottimista.
Interpretazione carta al rovescio:
La Ruota rovesciata indica ostacoli, influenze esterne impreviste
e negative, contro le quali è impossibile combattere.
Il consultante non deve dimenticare che il mutamento è
sempre in agguato e nulla di quanto si è raggiunto, in
amore, nel lavoro, nelle finanze, può essere considerato
definitivo.
Può indicare semplicemente un momento di stasi, un blocco
provocato dal consultante stesso, passivo, insicuro e resistente
ai cambiamenti.
Dal punto di vista sentimentale indica una crisi nella vita
di coppia, instabilità affettiva, mancanza di rispetto
per i bisogni del partner.
Dal punto di vista professionale le aspettative del consultante
non saranno realizzate; inoltre, la carta suggerisce la massima
prudenza.
Può indicare una persona dal temperamento instabile,
lunatica e depressa.
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