La
sedicesima carta nominata “Casa di Dio” o “Torre”
raffigura una torre fatta di mattoni color carne la cui cima
incoronata è scoperchiata da un fulmine o da qualche
forza interna, mentre due personaggi precipitano a testa in
giù, proiettati fuori insieme a un turbinare di sfere
colorate. Ai piedi della torre, sul terreno color oro e rigoglioso
di vegetazione, ci sono due pietre gialle proprio nel punto
in cui i due personaggi cadono.
L'energia accumulata nella carta precedente erompe e scarica
il suo potenziale fecondatore: infatti la Casa di Dio in senso
occulto significa eiaculazione, cioè fecondazione psichica,
spirituale e materiale. Però qui la fecondazione non
è ancora realizzata, ma solo annunciata e preparata dal
prorompere delle forze esaltate al massimo grado: le sfere colorate
cadono sulla terra per vivificare il piano materiale dell'esistenza.
Quando il fuoco sotterraneo della carta precedente, acceso dalla
commistione dei fluidi opposti, raggiunge il massimo dell'intensità,
il fuoco celeste cade fulmineamente sulla torre e scoperchiandola
permette la fuoriuscita dei fluidi trasformati e si annuncia
la creazione di un nuovo essere che si realizzerà nella
Stella (XVII). La trasmutazione avvenuta in basso accende per
analogia il fuoco in alto, perché alto e basso sono entrambi
nell'Uno: e, per questo, il fuoco del Cielo cade sulla Terra
attratto da una forza irresistibile. Questo è anche il
significato dei due personaggi che cadono a testa in giù,
che potrebbero essere i due diavoletti della carta precedente
ora umanizzati. I due personaggi, i cui capelli sono gialli,
simbolo dell'illuminazione, con la mano sfiorano le piante verdi
che crescono per terra: stanno rendendo onore alla potenza della
Terra. Stanno a testa in giù, come L'Appeso dell'Arcano
XII, perché guardano il mondo in un modo nuovo: l'intelletto,
la mente, guarda in faccia la natura. Come nell’arcano
dell’Appeso si opera un altro rovesciamento: a testa in
giù si era penetrati nel mondo sotterraneo e a testa
in giù si precipita sulla terra dopo aver attraversato
il fuoco tellurico.
Come tutte le carte pari il Sedici è una porta, un passaggio
che si compie bruscamente, è un’azione imprevista
che rompe un equilibrio, rovina una costruzione faticosamente
edificata, rompe una staticità e un'inerzia che come
un alto muro imprigionavano le energie sufficientemente accumulate
e ormai pronte a scaricarsi. La Torre è la presa di contatto
con la realtà dopo essersi caricati di energie. L'importante
è non fermarsi al Diavolo, credendo che lì tutto
sia ormai compiuto e lo scopo raggiunto: in questo senso la
torre folgorata è la perdita delle illusioni che è
sempre dolorosa. Infatti, la Torre è color carne e perde
proprio la cima, la testa coronata nel momento in cui si ergeva
dritta e compiuta, quasi ad annunciare di aver terminato l'Opera
intrapresa. Le tre finestre indicano i tre piani dell'essere
nei quali deve operarsi questo sblocco di energie.
Questa carta ricorda il mito della Torre di Babele, costruita
per arrivare fino a Dio e competere con la sua gloria, e mai
terminata perché gli operai che vi lavoravano, colpiti
da maledizione divina, presero a parlare in diverse lingue senza
potersi più comprendere. È per questo che, tradizionalmente,
la Torre viene associata alla punizione dell'orgoglio. Tuttavia,
leggendo con attenzione il passaggio della Bibbia in cui si
parla della Torre di Babele, ci si rende conto che il suo significato
è lungi dall'essere catastrofico. Più che un castigo,
la distruzione della Torre è la soluzione di un problema:
il diluvio è terminato da poco, l'intero pianeta, copiosamente
irrigato, è divenuto fertile. Sono sopravvissuti pochissimi
esseri umani, i quali invece di disperdersi per coltivare i
campi, si riuniscono per costruire una torre che, innalzandosi
fino al cielo, arrivi a Dio. In un primo tempo questa costruzione
intende essere un atto d'amore, il desiderio di conoscere il
regno del Creatore. Ebbene, costui sapendo che è un progetto
irrealizzabile, non colpisce la torre con un fulmine, non fa
cascare giù nessuno dei suoi abitanti. Crea soltanto
la diversità delle lingue per separarli. Si tratta di
una benedizione più che di un castigo: gli uomini ripartono
alla conquista della terra e tornano a lavorarla.
8 + 8 = 16: il Sedici è formato da due Otto, numero del
passaggio durante il quale vengono pesati e misurati gli elementi
che compongono l'insieme. Anche con la Torre si perde qualcosa
e sembra che la spada della Giustizia raddoppiata diventi il
fulmine che taglia via l'eccesso. La luce astrale che si è
messa in circolazione all'interno deve fuoriuscire e circolare
anche all'esterno per operare un passaggio di stato, un mutamento
a livello più alto. Quando la trasformazione operata
dalla morte è compiuta, gli effetti si vedono anche sul
piano pratico perché la vecchia situazione esterna che
permane ancora (è l'ultima a trasformarsi) è inadeguata
alla mutata situazione interna e perciò è destinata
a crollare per permettere che le nuove energie interne si possano
tradurre sul piano pratico in modo adeguato, creando una situazione
appropriata. Questo passaggio avviene in modo violento e improvviso.
Interpretazioni carta al diritto:
La Torre rimanda ad un conflitto doloroso ma necessario, un
mutamento drastico e improvviso.
Per uscire da una situazione critica, divenuta insostenibile,
non rimane altro che distruggere l'equilibrio, ormai stagnante,
e accettare il cambiamento, in qualsiasi ambito esistenziale
si riveli necessario. Rimanda alla necessità di misurarsi
con la realtà e ridimensionare, con buon senso, le pretese
eccessive.
Dal punto di vista affettivo può indicare un colpo di
fulmine per chi è solo, una crisi portatrice di chiarificazioni
per chi è in coppia oppure, quando il rapporto è
giunto alla fine e non soddisfa più nessuno dei partner,
una rottura dolorosa ma salutare.
Dal punto di vista professionale rimanda ad una sconfitta che
consente di valutare meglio le proprie possibilità ,un
cambiamento di opinioni e di lavoro.
Può rappresentare, anche, una persona ribelle che sconvolgerà
la vita del consultante determinandovi importanti cambiamenti.
Interpretazioni carta al rovescio:
Il mutamento che riguarda l’individuo avviene sempre
in senso peggiorativo: cattive sorprese, imprevisti negativi,
crisi, fallimenti, ostacoli insuperabili.
Il consultante si trova prigioniero in una sorta di vicolo cieco,
in una crisi da cui si sente incapace di risollevarsi. Nonostante
il crollo doloroso delle illusioni, il consultante rifiuta di
accettare la realtà. Dal punto di vista affettivo indica
una delusione sentimentale, un amore problematico e contrastato.
Dal punto di vista professionale indica licenziamento, rottura
di un contratto, una grossa delusione lavorativa.
Può rappresentare anche una persona materialista ed ambiziosa,
collerica, un nemico deciso a fare del male.
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